Sono più di 12 anni che mi reco in Africa per missioni umanitarie, di chirurgia e di formazione  medica in loco e ho avuto modo di verificare l’utilizzo nella medicina africana tradizionale di piante locali per la cura delle varie malattie.

Spiega il  Dott. Domenico Dato di Genova, specializzato in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva e membro del Direttivo di Medici in Africa ONLUS.

Nelle realtà più lontane dai grossi centri abitati, dove non sono presenti ospedali o ambulatori, la medicina tradizionale è la cura comunemente in uso.
Ho potuto verificare dalla Sierra Leone alla Tanzania, dal Senegal al Madagascar, dal Togo a Capo Verde, che una delle piante più utilizzate è la Moringa Oleifera.
Si tratta di una pianta che cresce spontaneamente in climi secchi, chiamata anche “albero sacro” in alcuni dialetti, per le intrinseche proprietà curative. Nel corso degli anni ho potuto approfondire direttamente i suoi molteplici utilizzi. In sintesi, viene utilizzata per combattere la malnutrizione per il valore altamente proteico delle foglie, nelle affezioni della pelle per l’effetto nutritivo e lenitivo dell’olio ottenuto dai suoi semi, per uso medicamentoso per le ferite e come tonico rinvigorente.
Esistono molti studi scientifici, anche validati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, a conferma delle sue proprietà.

Eccone alcune:

  • la varietà di 18 aminoacidi compresi 9 aminoacidi essenziali
  • un contenuto di Vit. C 7 volte superiore alle arance
  • di Vit. A oltre 4 volte le carote
  • di Calcio più di 14 volte il latte
  • di Ferro almeno 9 volte gli spinaci
  • di proteine di circa 9 volte lo yoghurt
  • di Potassio più di 2 volte le banane.

Per non parlare poi delle proprietà antiossidanti, antidiabetiche, ri-equilibratrici del metabolismo, antinfiammatorie, antiacide, ipocolesteromizzanti.
Attualmente anche alcune multinazionali, in particolari cinesi, hanno deciso di incrementare la coltivazione di questa pianta e l’utilizzo come integratore alimentare o nella cosmesi.
Questa tendenza appare significativa e comincia ad aprirsi un mercato nel mondo occidentale.

Molte realtà africane locali la producono sul posto, con tecniche tradizionali controllate per un utilizzo e confezionamento in purezza.
Si è verificato che le proprietà della Moringa dipendono anche dalle zone di produzione, dalla lavorazione e dal periodo di raccolta.

"La Moringa Oleifera si merita appieno il nome  di pianta del miracolo per il potenziale nella lotta alla malnutrizione, malattie e povertà."

— Dott. Domenico Dato

Recentemente nel Madagascar ho verificato la sua efficacia nelle zone rurali e lontane dai centri sanitari, dove è una necessità adottare rimedi naturali tramandati dalla traduzione. Ho iniziato a consigliarla ai miei pazienti sensibili all’uso della fitoterapia. Un riscontro positivo mi ha spinto a raccomandarne sempre più l’uso in molteplici situazioni.

Determinante per me è stato visitare un luogo di produzione solidale dove vengono rispettati i criteri richiesti per la commercializzazione e soprattutto l’utilizzo delle tecniche tradizionali. In particolare ho apprezzato il rispetto senza sfruttamento dei contadini adibiti alla coltivazione e alla lavorazione delle piante; tutto con personale locale e una ricaduta positiva sull’economia rurale locale. In particolare consiglio la moringa come integratore alimentare, preferibilmente  sotto forma di foglie essiccate in polvere, che possono essere aggiunte direttamente  in insalate, yoghurt, infusi o nei piatti comuni in cucina. La bollitura può ridurre in parte le proprietà benefiche.
L’olio viene utilizzato in cosmesi per cute e capelli e per le lesioni cutanee.

La  definizione  di Albero del Miracolo deriva dall’utilizzo di tutte le componenti:

  • delle foglie come integratore alimentare
  • dell’olio estratto dai semi (con una resa del 50%  quando dalle olive si arriva al 20%)
  • dei fiori (fritti o in insalata)
  • dei residui della spremitura dei semi (fibre) che vengono usati come mangimi per gli animali
  • dei lunghi baccelli freschi immaturi che vengono bolliti e ricordano il sapore degli asparagi
  • della corteccia, utilizzata per la produzione di gomme e la concia delle pelli
  • del legno del fusto per la carta e la produzione di una tintura azzurrina
  • dei semi bolliti e tostati
  • delle radici che ricordano il ravanello
  • della farina di semi di Moringa utilizzata in talune zone remote come filtrante per l’acqua di origine incerta ai fini di depurazione.

La Moringa Oleifera si merita appieno il nome  di pianta del miracolo per il potenziale nella lotta alla malnutrizione, malattie e povertà. Approda ora anche nel mondo occidentale, sempre più sensibile a utilizzi di sostanze naturali per il benessere personale.

Dott.  Domenico  DATO

Il  Dott. Dato Domenico  è stato Direttore della S.S. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Pontedecimo della ASL3 Genovese e Professore a contratto di Endoscopia Digestiva presso l’Università di Genova.

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